Nel corso delle prossime settimane vi parlerò dei problemi della difesa del suolo in modo da non dar la colpa a noi ingegneri.
INIZIAMO #PARTE0
Il territorio è sempre in continuo mutamento a causa sia di eventi naturali che di azioni dell'uomo che lo modificano più o meno profondamente che possono stravolgere la naturale vocazione di esso.
Durante il corso della seconda metà del XX secolo è stata attuata un espansione urbanistica incontrollata senza porre attenzione alla caratteristica del territorio e dell'ambiente sia nella loro complessità che nella loro specificità: il VOMITO DI CEMENTO.
Durante il corso della seconda metà del XX secolo è stata attuata un espansione urbanistica incontrollata senza porre attenzione alla caratteristica del territorio e dell'ambiente sia nella loro complessità che nella loro specificità: il VOMITO DI CEMENTO.
Al tempo stesso l'abbandono di vaste aree interne, dove era sviluppata soprattutto attività primaria, ha comportato la diminuzione della manutenzione diffusa del reticolo idrografico minore e dei versanti con l'aumento della possibilità di fenomeni legati al rischio idrogeologico.
In seguito agli eventi avvenuti nel corso degli anni '60 è stata sviluppata un commissione per individuare i problemi e le risposte alla questione della difesa del suolo; non vi annoierò con l'iter legislativo che è seguito alla commissione bisogna solo sapere che è stato deciso di:
- individuare e perimetrare le aree a rischio idrogeologico tramite le Autorità di bacino
- programmare interventi urgenti per la riduzione degli effetti del rischio
Il rischio totale R è definita come l'entità del danno complessivo atteso in una data area ed in un certo intervallo di tempo in seguito al verificarsi di un particolare evento calamitoso. Per definire correttamente il rischio si decide di accettare il verificarsi di un evento di entità superiore a quello in oggetto. Tale arco temporale può esser la vita dell'opera o di un intervento di manutenzione.
L'equazione del rischio è:
R=H • V • E
- H è l'indice di pericolosità che indica la probabilità di accadimento dell'evento calamitoso in un assegnato intervallo di tempo ed in una zona tale da influenzare l'elemento a rischio; la pericolosità è legata al tempo di ritorno Tr, che esprime l'intervallo di tempo nel quale l'intensità dell'evento viene superata mediamente una sola volta con la seguente equazione:H=(1-1/Tr)^(t)
- V è la vulnerabilità cioè il grado di perdita prodotto da un evento esso varia tra 0 ed 1 più tende a zero minori danni ci saranno.
- E è il valore di rischio che può esser espresso in termini monetari. Sono considerati come elementi di rischio innanzitutto l'incolumità delle persone e prioritariamente con agglomerati urbani, le aree produttive e le infrastrutture di primaria importanza.
Talvolta esistono anche altri parametri di valutazione:
Rischio specifico: (Rs) il grado di perdita atteso come conseguenza di un particolre fenomeno naturale:
Rs=H•V
Danno:(D) indica l'entità delle perdite nel caso del verificarsi dell'evento temuto
D=V•E
La mitigazione del rischio consiste dunque nell'agire nei confronti della pericolosità, della vulnerabilità o del valore degli elementi a rischio.
Sia la valutazione che la mitigazione del rischio richiedono l'acquisizione di informazioni territoriali sui caratteri geologico-ambientali e su quelli socio-economici dell'area in esame.
Sia la valutazione che la mitigazione del rischio richiedono l'acquisizione di informazioni territoriali sui caratteri geologico-ambientali e su quelli socio-economici dell'area in esame.
E questa è la prima parte sul rischio idrogeologico spero sia stato chiaro ci vediamo con la seconda parte dove descriverò le varie classi di rischio.
Un cordiale saluto dal vostro Michael alla prossima
Le immagini sono state prese dai seguenti siti:
http://2.bp.blogspot.com/-fxMO68zwJ7Y/VGtqWv5wDAI/AAAAAAAAB4s/EQsiruwl9b0/s1600/ok%2Bpalazzo.jpghttp://www.google.it/imgres?imgurl=http%3A%2F%2Fwww.notizie.it%2Fwp-content%2Fblogs.dir%2F33%2Ffiles%2F2011%2F03%2Fcementificazione-selvaggia-301108.jpg&imgrefurl=http%3A%2F%2Fcasa.notizie.it%2Fla-cementificazione-selvaggia-prospera-in-italia%2F&h=365&w=525&tbnid=Lxiwd9UAUaAazM%3A&zoom=1&docid=zDHFCGcYtOHbwM&ei=ImlwVIaHMojBPMrOgYAJ&tbm=isch&ved=0CCIQMygDMAM&iact=rc&uact=3&dur=1349&page=1&start=0&ndsp=16
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