Allora mettetevi comodi e godetevi la scenetta che si svolge nel solito bar.
Il terremoto
Vi ricordate i due personaggi che al bar parlavano di
dissesto idrogeologico ? Bene, i nostri due amici se ne stanno ancora una volta
al bancone del bar davanti a un caffè quando il personaggio Nicola (questa volta
credendo di fare bella figura di fronte all’amico ) esordisce con :
”Hai letto il giornale stamattina? Terremoto del quarto
grado della scala Richter! Un vero disastro ! Ho sentito che in Giappone
riescono a prevederli i terremoti altro che qui in Italia !!!”
Il personaggio A divertito dalle parole dell’amico
, con una calma e una compostezza degna del miglior Phileas Fogg (il “
gentleman” protagonista del libro il Giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne
) lo invita a sedersi per quattro chiacchere...
Nicola:” Che c’è?
Che ho detto di strano , hai fatto una faccia ! ”
Giulio: “ Vedi, il termine “scala Richter” è di per se inappropriato perché la magnitudo
(dal latino classico magnitudo ossia "grandezza") è un numero reale risultato di una misura e non una
quantità ordinale! In particolare la Magnitudo Richter è data dal log10 del
rapporto tra l’ampiezza massima A dell’oscillazione (in micrometri) misurata su
un sismometro particolare e l’ampiezza A0 prodotta da un terremoto di
riferimento (per il quale M=0, ovvero produce a 100 km di distanza dalla
sorgente un’ampiezza pari a 1 micrometro). La magnitudo non ha dunque a priori limiti superiori o inferiori , tanto da essere possibili persino magnitudo negative. “
Nicola: “ Quindi
non ha senso nemmeno parlare di scala Mercalli? ”
Giulio: “ Assolutamente SI invece ! Giuseppe Mercalli (Milano, 21 maggio 1850 – Napoli, 18 marzo 1914) si occupò insieme ad altri personaggi meno conosciuti, di classificare i terremoti in maniera qualitativa e in particolare studiandone gli effetti sull’ambiente naturale : il parametro fondamentale di questo tipo di studio è l’INTENSITA’ MACROSISMICA.
Giulio: “ Assolutamente SI invece ! Giuseppe Mercalli (Milano, 21 maggio 1850 – Napoli, 18 marzo 1914) si occupò insieme ad altri personaggi meno conosciuti, di classificare i terremoti in maniera qualitativa e in particolare studiandone gli effetti sull’ambiente naturale : il parametro fondamentale di questo tipo di studio è l’INTENSITA’ MACROSISMICA.
Essendo questa
una analisi qualitativa ( al contrario di quella quantitativa di Richter) è
lecito suddividere gli “effetti” del sisma in classi in base a come il
terremoto viene avvertito dalla popolazione( valori più bassi della scala)
oppure in funzione dei danni strutturali agli edifici (valori più alti)
Un terremoto
a cui viene attribuito in maniera univoca un valore di magnitudo sarà perciò caratterizzato
da diverse stime di intensità, una per ogni località che ha risentito il
terremoto! “
Lasciamo per
i nostri amici a bere il caffè prima che
si freddi; hanno ancora molto da dirsi per esempio cos’è un terremoto, e presto
torneremo ad ascoltare le loro chiacchere....
A presto Andrea
le immagini sono state prese da:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0f/Kinemetrics_seismograph.jpg
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0f/Kinemetrics_seismograph.jpg
http://cultura.biografieonline.it/wp-content/uploads/2013/02/Mercalli.jpg
https://ingvterremoti.files.wordpress.com/2014/12/copertina-polla.jpg?w=604&h=182
http://www.civildefence.govt.nz/assets/Uploads/images/rail-damage.jpg
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